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Al via il progetto Gold contro il rischio del gioco d’azzardo tra gli ultra 65enni

230727 GiocoDAzzardoUltimoLancioSi chiama “Gold” ed è il progetto sulla prevenzione dei rischi correlati con il gioco d’azzardo negli OlderAdults in Toscana, ovvero negli over 65. Auser Territoriale Arezzo è partner del progetto che fa parte della programmazione regionale e finanziato con risorse della Regione Toscana. Alla co-progettazione degli interventi hanno partecipato l’Anci Toscana, le Aziende Usl della Toscana, gli Enti Locali, l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed Enti dei Terzo Settore. Il progetto è strutturato attraverso un lavoro di rete a livello regionale e locale utile a collegare l’insieme di interventi e finalizzato a connettere fra loro persone, gruppi e istituzioni tramite significative relazioni interpersonali e interfunzionali per migliorare la qualità della vita dei singoli e delle comunità. Le aree territoriali coinvolte sono la Provincia di Pistoia, Prato, Livorno e Arezzo. 

Capofila del progetto, per l’area aretina, è “C.S-A. Onlus Centro di Solidarietà di Arezzo” operativo nel settore della prevenzione, recupero, riabilitazione e reinserimento di persone con dipendenze da circa 40 anni. Sono stati strutturati partenariati oltre che con la nostra Auser Territoriale Arezzo, con Spi-Cgil, Gruppo Territoriale Pensionati Anap di Confartigianato, Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, Uniel-Università dell’Età Libera e Associazione dei quartieri storici Porta Crucifera, Porta Santo Spirito, Porta del Foro. 

Il progetto nasce dalla consapevolezza che “il gioco d’azzardo è ormai diffuso in modo capillare in Italia raggiungendo tutte le fasce della popolazione del territorio nazionale. In conseguenza di ciò si assiste a un incremento di persone che sviluppano un vero e proprio “Disturbo da Gioco d’Azzardo” (Dga). Il gioco d’azzardo, seppur rappresenta una scelta da parte di una persona, in realtà coinvolge le persone più vicine e anche i disagi e le difficoltà che possono affliggere il singolo giocatore, inevitabilmente coinvolgono tutti i componenti della famiglia. Chi gioca d’azzardo mette, quindi a rischio tutti coloro che stanno vicini. 

Questa modalità di vita provoca effetti spesso negativi sull’economia familiari e di conseguenza sulle relazioni tra parenti e rischia di portare all’isolamento dell’individuo e nei casi più estremi, ma non rari, a gravi condizioni di marginalità socioeconomica. 

Tra gli obiettivi che si propone il progetto spicca la ricostruzione e l’aggiornamento della fotografia della portata del fenomeno gioco d’azzardo e della sua diffusione tra la popolazione over 65 attraverso rilevazioni e interviste con over 65, con gli operatori e l’analisi dei dati con un apposito report finale. È in questa fase che si esprimerà in particolare il nostro impegno nel favorire il contatto con le persone per la conoscenza e la vicinanza che abbiamo con la popolazione over 65, mettendo in campo il coinvolgimento di tutte le nostre affiliate del territorio. 

Saranno promosse inoltre azioni specifiche di sensibilizzazione, informazione e di prevenzione nell’ambito del Dga specifico per over 65; azioni di formazione di primo e secondo livello sia individuale che di gruppo; ampliare il rapporto con il territorio per creare percorsi facilitati di accesso ai servizi innovando anche prassi e strumenti utili al raccordo tra i servizi sul territorio. L’avvio del percorso pratico delle azioni del progetto è fissato dalla seconda metà di settembre e quello che ci aspettiamo quali risultati fondamentali con la partecipazione di tutti e la nostra in particolare, è quella di creare tanta informazione, sensibilizzazione nell’ambito del “Disturbo da Gioco d’Azzardo” (Dga) sulla popolazione over 65, per rendere consapevole e partecipe questa popolazione a combattere e debellare questo drammatico fenomeno

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